CCNL pirata, dall’ispettorato una soluzione pragamatica
La rappresentatività dei soggetti stipulanti i CCNL applicati dalle aziende è ormai un problema radicato nel sistema di relazioni sindacali, che incide, in modo determinante, sulla possibilità, per il datore di lavoro, di accedere ai benefici contributivi e fiscali (compresa la detassazione del premio produzione e del welfare) previsti dalle norme di legge. Il problema, infatti, investe due piani di indagine: quello relativo al rapporto con i dipendenti e quello relativo ai rapporti con gli Enti. Sotto il primo profilo, vige il principio di libertà del datore di lavoto nella individuazione del CCNL da applicare in azienda, ferma restando la garanzia di cui all’art. 36 Cost. Sotto il secondo profilo, invece, il nostro ordinamento condizionala fruizione dei benefici fiscali e contributivi all’applicazione ed al rispetto di CCNL sottoscritti da OO.SS. comparativamente più rappresentative nel settore di riferimento, e obbliga l’azienda a versare i contributi sulla scorta di un minimale predeterminato. Per facilitare l’individuazione di questo CCNL, l’Inps e l’Ispettorato del lavoro stanno adottando una serie di iniziative utili a fornire idonei strumenti di selezione tra gli 868 CCNL depositati presso il CNEL.