Cass. 6402/2018: attacchi verbali e tentata aggressione fisica nei confronti di un superiore, licenziamento legittimo
Con l’ordinanza in esame la Corte di Cassazione ha confermato la sentenza della Corte di Appello di Napoli, che aveva ritenuto legittimo il licenziamento di un dipendente che aveva, dapprima, attaccato verbalmente e, poi, tentato anche di aggredire fisicamente un proprio superiore gerarchico.
Secondo i Giudici di legittimità, in particolare, il licenziamento deve ritenersi misura sanzionatoria proporzionata alla luce della oggettiva gravità dei fatti contestati, nonché dei precedenti disciplinari in cui era incorso il lavoratore, indipendentemente dal fatto che “il tentativo di aggressione” fosse previsto o meno dal CCNL di settore (Multiservizi Industria) tra le esemplificazioni della giusta causa.
La Corte ribadisce, infine, che, violando la condotta contestata il c.d. minimum etico, la previa affissione del codice disciplinare risultava circostanza superflua ai fini della valutazione della legittimità del recesso.