L’aggressione fisica conseguente ad un diverbio costituisce sempre giusta causa
La Suprema Corte, con sentenza n. 19013/2018, in riforma della statuizione della Corte di Appello, ha ritenuto, decidendo nel merito, costituente una giusta causa di licenziamento l’aggressione fisica perpetrata da un dipendente in danno ad un superiore gerarchico.
In particolare, nella fattispecie sottoposta al vaglio della Suprema Corte, un dipendente contestava la legittimità di un ordine di servizio impartitogli avente ad oggetto la modifica dell’orario di inizio della prestazione lavorativa, ne seguiva un diverbio litigioso con il superiore gerarchico che aveva predisposto l’ordine di servizio, nel corso del quale il lavoratore sferrava un pugno in faccia al superiore, che necessitava delle cure del Pronto Soccorso.
Orbene, contrariamente a quanto affermato dai Giudici del gravame, la Corte di Cassazione ha ritenuto che la condotta in esame costituisse una ipotesi “di scuola” di giusta causa di licenziamento, in quanto integrante una condotta gravemente contraria al minimo etico ed ad ogni regola del vivere civile, oltre che illecito penale.
Cass. 19013 del 2018 (aggressione fisica superiore costituisce sempre giusta causa)