Bonus assunzioni 2019
La Legge di Bilancio ha introdotto in favore delle imprese nuovi bonus per le assunzioni effettuate a partire dal 1° gennaio 2019.
Sono tre le novità:
- proroga bonus Sud sgravio contributivo 100% anche per gli over 35 disoccupati da almeno 6 mesi;
- abbattimento IRES per nuove assunzioni;
- bonus che premia le imprese che assumono laureati con 110 e lode, tra il 1° gennaio 2018 e il 30 giugno 2019.
Accanto alle nuove agevolazioni vi sono poi i bonus più conosciuti, come lo sgravio per l’assunzione di giovani NEET che rientrano nel programma Garanzia Giovani, nonché i bonus previsti per chi assume donne, over 50 disoccupati beneficiari di Naspi o cassa integrazione.
Partiamo dall’analisi delle novità previste.
Bonus assunzioni 2019: riduzione IRES di nove punti
Un primo bonus per le assunzioni previsto dalla Legge di Bilancio 2019 è quello di natura fiscale previsto dall’art. 8: si tratta della riduzione Ires di 9 punti sugli utili accantonati in riserva.
La riduzione è effettuata sulla base delle assunzioni incrementali effettuate durante il 2019 rispetto all’organico fotografato alla data del 1° ottobre 2018: trattandosi di un abbattimento di un’imposta fiscale si conterà nel 2019 (facendo un calcolo tra il costo del lavoro precedente e il nuovo costo del lavoro) e si potranno fruire nel 2020.
Le assunzioni dovranno riguardare personale impiegato stabilmente nel corso del periodo d’imposta, compresi i soci collaboratori che saranno calcolati come dipendenti. Per le imprese che nasceranno nel 2019 tutte le assunzioni saranno incrementali.
Il legislatore ricorda che l’incentivo spetta nel rispetto della regolarità DURC e delle norme che tutelano salute e sicurezza sul lavoro.
C’è tuttavia qualche passaggio da chiarire: quando parliamo di agevolazioni riconosciute abbiamo sempre un riferimento che è la legge n. 296/2006, che disciplina il trattamento economico conforme a quanto previsto contratti collettivi di settore stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Ora, nel DdL di Bilancio 2019 si fa riferimento solo ai CCNL nazionali, che potrebbe interpretarsi anche come sottoscritti da qualsiasi O.S., indipendentemente dalla rappresentatività comparativa.
Bonus assunzioni 2019: agevolazioni per chi assume laureati con 110 e lode
L’assunzione agevolata dei laureati con 110 e lode è un ulteriore bonus per le assunzioni stabilito dalla Legge di Bilancio 2019. Viene riconosciuto un incentivo ai datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato:
- lavoratori che si sono laureati – in corso – tra il 1° gennaio 2018 e il 30 giugno 2019 e che non hanno superato i 30 anni;
- laureati con dottorato di ricerca, di età non superiore a 34 anni.
L’incentivo dura per 12 mesi, è pari ad 8.000 euro e si applica sulla quota di contributi a carico dell’impresa (esclusi contributi INAIL).
È senza dubbio un incentivo di nicchia e prevede specifici paletti:
- divieto licenziamento per giustificato motivo oggettivo sia del neo assunto che di dipendenti assunti con medesima qualifica nei 24 mesi successivi;
- rispetto dei limiti de minimis;
- regolarità contributiva;
- rispetto trattamento economico e normativo dei contratti collettivi;
- qualora il beneficio sia stato usato solo parzialmente, sempre entro il 31 dicembre 2019 un altro datore di lavoro può assumere lo stesso lavoratore fruendo del beneficio residuo.
L’incentivo è cumulabile con altri incentivi di natura economica e contributiva, mentre non può essere applicato nell’ambito del lavoro domestico.
Bonus assunzioni 2019: proroga incentivo Sud
La Legge di Bilancio 2019 ha disposto la proroga del bonus assunzioni Sud, riprendendo le regole previste per lo scorso anno.
Lo sgravio, a carico dei programmi operativi nazionali cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo e dei programmi operativi complementari, prevede uno stanziamento di 500 milioni di euro all’anno per assunzioni agevolate nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.
Il nuovo Bonus Sud è previsto per il biennio 2019-2020, prevede assunzioni agevolate a tempo indeterminato di giovani fino a 35 anni oppure di lavoratori disoccupati di qualsiasi età e privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi. La definizione di lavoro regolarmente retribuito è contenuta nell’articolo 1 decreto ministeriale del 17 ottobre 2017:
“chi, nei sei mesi precedenti all’assunzione, non abbia prestato attività lavorativa con un rapporto subordinato di durata non inferiore a sei mesi o abbia svolto un rapporto di lavoro autonomo o parasubordinato da cui sia derivato un reddito inferiore o pari alla soglia per la spettanza delle detrazioni ex art. 13 TUIR (4.800 euro per i redditi di lavoro autonomo, 8.000 euro per i redditi di lavoro assimilato a lavoro dipendente dei parasubordinati)”.
L’incentivo è rappresentato da un esonero contributivo al 100% fino a un massimo di 8.060 euro. Come si vede, si tratta della riproposizione del Bonus Sud dell’anno scorso (comma 893, legge 205/2017).
Come confermano i Consulenti del Lavoro in una circolare che illustra le novità della manovra, un punto cruciale è la cumulabilità «con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente». E’ quindi possibile sommare il Bonus Sud con l’agevolazione prevista dall’articolo 1, commi 100 e seguenti della legge 205/2017, e dall’articolo 1-bis del D.L. n. 87/2018. Si tratta dello sconto contributivo del 50%, per tre anni, fino a un massimo di 3mila euro annui, per chi assume a tempo indeterminato giovani under 35.
Quindi, un’azienda che cumula i due incentivi, applica per il primo anno l’esonero contributivo del 100% fino a 8.060 euro, per i successivi 24 mesi l’agevolazione del 50% fino a 3mila euro del Decreto Dignità.
Sarà possibile assumere, beneficiando dell’agevolazione, anche over 35, se privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.
Bonus assunzioni 2019 per giovani under 35
Non solo Legge di Bilancio. In merito ai bonus per le assunzioni ulteriori novità sono state stabilite dal decreto dignità, che ha prorogato l’incentivo per l’assunzione di giovani under 35.
Il bonus per l’assunzione giovani, introdotto dalla Legge di Bilancio 2018, e prorogato per il 2019 e per il 2020, consiste in uno sgravio triennale fino a 3.000 euro per le assunzioni a tempo indeterminato di soggetti che non sono mai stati titolari di contratti a tempo indeterminato e di età fino a 35 anni.
Al netto di ciò, la norma del decreto dignità riprende quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2018. Il concetto è sempre lo stesso: l’assunzione deve essere a tempo indeterminato a tutele crescenti (Jobs Act) o trasformazione a tempo indeterminato di rapporti determinati in essere.
La norma è tuttavia leggermente differente rispetto allo scorso anno: non vi è, al momento, esclusione per assunzioni nell’ambito dei rapporti di lavoro domestico e, tra i dubbi ancora da chiarire, si segnala inoltre che ad oggi non è prevista possibilità di fruizione parziale dell’incentivo per le imprese che assumono lavoratore già in forza con l’incentivo presso il primo rapporto di lavoro.
Nel testo normativo manca una determinata norma di tutela che invece c’era in Legge di Bilancio 2018, ovvero la revoca dell’agevolazione se nei sei mesi successivi all’assunzione il lavoratore viene licenziato o viene licenziato lavoratore con analoga qualifica. Non c’è neanche il riferimento al divieto dell’assunzione incentivata per datori di lavoro che avevano licenziato nei sei mesi precedenti persone con la stessa qualifica.
Bonus Garanzia Giovani per l’assunzione di NEET
Anche per tutto il 2019 le imprese che assumono giovani di età fino a 29 anni iscritti al programma Garanzia Giovani avranno diritto a un incentivo pari alla contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, per un importo massimo di 8.060,00 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile per dodici mensilità.
Il datore di lavoro può richiedere il Bonus Garanzia Giovani 2019 per i contratti di lavoro a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione, e i contratti di apprendistato professionalizzante, sia parziale che a tempo pieno.
Bonus per l’assunzione di percettori del reddito di cittadinanza
In chiusura di segnala l’ultima novità introdotta in materia di agevolazioni per le assunzioni: si tratta del bonus fino a 780 euro per le imprese che assumono percettori del reddito di cittadinanza.
Il decreto n. 4/2019 ha previsto un nuovo incentivo esclusivamente per i datori di lavoro che comunicheranno le disponibilità dei posti vacanti attraverso il sistema informativo unitario delle politiche del lavoro (SIUPL).
Se l’assunzione avviene a tempo pieno e indeterminato il datore di lavoro beneficia di un esonero contributivo, nel limite dell’importo mensile del Reddito di cittadinanza percepito dal lavoratore e comunque non superiore a 780 euro mensili e non inferiore a cinque mensilità.
La durata dell’esonero sarà pari alla differenza tra 18 mensilità e il periodo già goduto di Reddito di cittadinanza. Contestualmente all’assunzione il datore di lavoro può stipulare, qualora necessario, un patto di formazione, presso il CPI, con il quale garantisce al beneficiario un corso formativo o di riqualificazione professionale.