Tardività contestazione e tipologia tutela indennitaria
La Suprema Corte, con al recente sentenza n. 18070/2023, è tornata a pronunciarsi sulla problematica della tutela applicabile, in regime Fornero, in caso di tardività della contestazione, precisando che il mancato rispetto del termine astratto previsto dal CCNL per la contestazione o l’irrogazione della sanzione integra una violazione procedurale riconducibile al comma 6 dell’articolo 18, mentre la tardività valutata in concreto determina l’applicazione del comma 5 dell’art. 18, integrando un vizio sostanziale nell’esercizio del potere disciplinare, in termini di violazione dei canoni di correttezza e buona fede.
Si legge espressamente in sentenza: “Occorre distinguere al riguardo il caso in cui le norme del contratto collettivo o la stessa legge prevedano dei termini per la contestazione dell’addebito disciplinare da quelli in cui invece non vi sia alcuna disposizione che regoli i tempi del procedimento. Nel primo caso, infatti, la violazione dei tempi stabiliti è attratta, in quanto caratterizzata da contrarietà a norma di natura procedimentale, nell’alveo di applicazione del comma 6 del citato art. 18 che, nella sua nuova formulazione, è collegato alla violazione delle procedure di cui all’art. 7 della L. n. 300 del 1970 e dell’art. 7 della L. n. 604 del 1966. Quando invece si faccia riferimento alla nozione generale ed indeterminata di tempestività della contestazione di addebito e sia denunciata, come nel caso in esame, l’esistenza di un ritardo notevole e non giustificato nell’avviare il procedimento disciplinare deve trovare applicazione l’art. 18 comma 5 della L. n. 300 del 1970, così come modificata dal comma 42 dell’art. 1 della L. n. 92 del 2012 (in questo senso si veda Cass. 27/12/2017 n. 30985). L’intempestività della contestazione connota il comportamento datoriale che viola i canoni di correttezza e buona fede di cui agli artt. 1175 e 1375 c.c. i quali governano anche l’esercizio del potere disciplinare il quale deve essere improntato alla massima trasparenza poiché incide sulle sorti del rapporto e sulle relative conseguenze giuridiche ed economiche.
Cass. 18070 del 2023 (tardività contestazione tutela applicabile)