Legittima la trattenuta del TFR per risarcimento danni
La Suprema Corte, con la sentenza n. 10132/2018, ha ritenuto ammissibile la trattenuta del TFR del dipendente, effettuata dal datore di lavoro, a compensazione di un danno da condotta illecita che il dipendente stesso aveva causato all’azienda.
A dire dei Giudici di legittimità, la trattenuta, in queste ipotesi, deve essere qualificata come compensazione impropria, ammissibile anche al di là dei limiti previsti dal codice civile per le ipotesi di compensazione c.d. tecnica.
La Cassazione precisa che, nel caso di compensazione impropria, che si verifica allorquando le rispettive partite di debito e credito nascano da un rapporto unitario (in questo caso il rapporto di lavoro), l’accertamento contabile del saldo finale può essere compiuto anche ex officio dal Giudice, senza la necessità che venga proposta domanda riconvenzionale.
Di conseguenza, allorquando il lavoratore agisca per ottenere il pagamento del TFR trattenuto a compensazione del risarcimento dei danni, il datore di lavoro potrà eccepire, appunto, la compensazione impropria e spetterà al Giudice valutare la fondatezza delle relative posizione ed accertare il saldo finale.