Lavoratore arrestato: legittimo il licenziamento per assenza ingiustificata se non ne da comunicazione
Con la recente sentenza n. 13383/2023, la Suprema Corte ha confermato la legittimità del licenziamento per assenza ingiustificata per circa due mesi di un lavoratore tratto in custodia cautelare.
In particolare, secondo la Corte, seppur la custodia cautelare possa in astratto giustificare l’assenza, quest’ultima resta disciplinarmente rilevante – e legittima un licenziamento per giusta causa – qualora il lavoratore ometta di darne comunicazione in modo tempestivo ed esaustivo, precisandone i motivi e la durata, così da consentire al datore di lavoro di approntare gli opportuni aggiustamenti organizzativi e neutralizzarne possibili effetti pregiudizievoli per l’attività aziendale.
Cass. 13383 del 2023 (licenziamento per assenza ingiustificata)