
Rifiuto adempimento richiesto da superiore gerarchico: legittimo il licenziamento
La Suprema Corte, con sentenza n. 12241/2023, ha ritenuto legittimo il licenziamento di un lavoratore destinatario di una duplice contestazione disciplinare, la prima per grave insubordinazione per non aver ottemperato alle richieste specifiche fattegli dal diretto superiore e la seconda per no0n aver svolto, presso un cliente, attività rientranti nelle sue competenze. Per i Giudici di...Leggi di più...
Casse Edili: il pagamento diretto ai lavoratori non libera il datore di lavoro
Con una recente sentenza del 9 maggio 2023, il Tribunale di Foggia ha affermato l’importante principio secondo cui il pagamento diretto ai lavoratori delle prestazioni di competenza della Cassa Edile da parte dei datori di lavoro non libera questi ultimi dall’obbligo di versamento degli accantonamenti alla Cassa stessa sia per le somme dirette a finanziarie le prestazioni di natura...Leggi di più...
Spedizione raccomandata e presunzione di conoscenza ex art. 1335 c.c.
Con la recente sentenza n. 9427/23 , la Suprema Corte, in una controversia avente ad oggetto un licenziamento disciplinare, ha ribadito il proprio consolidato principio secondo cui «la produzione in giudizio (così come di un telegramma) della lettera raccomandata con la relativa ricevuta di spedizione dall’ufficio postale costituisce – anche in mancanza dell’avviso di ricevimento –...Leggi di più...
Violazione termine irrogazione licenziamento e tutela indennitaria
Con sentenza n. 10802/2023, la Suprema Corte, inserendosi nel solco tracciato dalla Sezioni Unite con la sentenza n. 30985/2017, ha affermato il principio secondo cui in caso di violazione dei termini previsti della contrattazione collettiva per la comunicazione del provvedimento conclusivo del procedimento disciplinare, integra una violazione di natura procedimentale e comporta...Leggi di più...